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I beni culturali

Spello ti lascerà senza fiato per la ricchezza del suo straordinario patrimonio di opere d’arte, beni culturali, monumenti e architetture. Nei vicoli, silenziosi e romantici, le pietre trasudano secoli di storia.


La cinta muraria di Spello

Il circuito murario romano, con una lunghezza di quasi 2 chilometri, era di grande effetto scenografico. Rappresenta oggi uno degli esempi di cinta augustea meglio conservati in Italia. Lungo il percorso si aprono porte e postierle e si conservano alcune torri, sporgenti dalla linea delle mura.

Per questa splendida cinta muraria, Spello è considerata uno dei borghi fortificati più belli d'Italia.


Porta Venere e Torri di Properzio

Le Torri di Properzio si levano come ornamento prezioso dell’antica Porta Venere. La porta collegava direttamente la città alta al complesso monumentale extra-urbano costituito dal teatro, anfiteatro e santuario. È databile in età augustea, contemporanea alla cinta muraria su cui si salda direttamente.

La porta è fiancheggiata da due alte torri dodecagonali in blocchi di calcare locale, rosa e bianco, ritenute di epoca medievale. Un’antica tradizione ha legato il nome di queste torri al poeta Properzio (Spello è una delle città che vanta i natali del poeta) e un’altra leggenda narra che la torre a monte fu la prigione del paladino Orlando.

Salendo le scale a chiocciola all’interno, puoi godere della visione di un bellissimo paesaggio dal terrazzo panoramico.


La Pinacoteca Civica e Diocesana

Nel Palazzo dei Canonici si respira il profumo di un’arte strettamente legata al territorio spellano. La Pinacoteca conserva opere di proprietà della parrocchia di Santa Maria Maggiore e del Comune di Spello, oltre a pezzi acquisiti grazie a concessione di privati.

Tra le principali opere: un dittico di Cola Petruccioli, una Madonna con Bambino attribuita ad Andrea d’Assisi ed il trittico del Maestro dell’Assunta di Amelia. Esposti anche magnifici esempi di oreficeria gotica e barocca e un'interessante sezione di sculture lignee medievali e rinascimentali.


La Cappella Baglioni

È chiamata anche la “Cappella bella”, per l’incanto delle immagini, gli incredibili colori, i dettagli naturalistici e l’eleganza delle scene raffigurate. La cappella della chiesa di Santa Maria Maggiore è un piccolo tesoro affrescato nel 1501 da Bernardino di Betto detto il Pinturicchio. È stata giudicata tra le sue creazioni più armoniose e significative.

Entrare nella Cappella Baglioni significa immergersi nella bellezza assoluta. Sulle pareti sono rappresentate l’Annunciazione, la Natività con Adorazione dei Pastori e la Disputa di Gesù tra i Dottori. Degno di nota è l'autoritratto del pittore a destra dell'Annunciazione e il pavimento, di maiolica a fondo azzurro di manufattura derutese (datato 1566). Nelle quattro vele della volta si trovano le Sibille.

Lasciati catturare dal fascino della Cappella bella, ancora oggi immutato.

 

Palazzo comunale

Rescritto di Costantino, Fondo Antico e Collezione Emilio Greco

L’antico Palazzo Comunale di Spello è una tappa della visita al borgo. L’atrio ti accoglie con una raccolta di iscrizioni di epoca romana e medievale, lungo le pareti. Al primo piano, sul soffitto della Sala dell’Editto, le vedute affrescate mostrano scorci di una Spello del passato.

Nella Sala degli Zuccari puoi ammirare il famoso Rescritto di Costantino, una lunga iscrizione su pietra datata probabilmente al 333-337 d.C. che documenta una concessione che l'imperatore romano fece alle genti umbre: nominò la città di Spello “Fedele ai Flavi”. L’imperatore la annoverava tra le città che si distinguevano per aspetto e bellezza.

Sullo stesso piano ti stupirà il Fondo Antico della Biblioteca Comunale. Contiene circa 4000 volumi, in un arredo a boiserie in legno dipinto e stile veneziano del XVII secolo. "Perla" della biblioteca è un incunabolo stampato a Venezia nel 1474.

Il Palazzo ospita anche la Collezione Emilio Greco. Lo scrittore, scultore e illustratore Emilio Greco fu definito da Picasso il più grande disegnatore in Europa. La collezione di Spello ospita 38 opere tra grafiche, litografie, acqueforti, disegni ed una selezione di sculture in bronzo, gesso e resina.

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